Bonus edilizi: scarsa l’emersione del nero

Poche variazioni nei dati ma alcune verità non tanto comode: le agevolazioni fiscali su ristrutturazioni e affitti — rivela Il Sole 24 Ore — non servono a far emergere il nero quanto occorrerebbe per andare a pari. E la conferma che il peso fiscale è calato sì dal 2015 al 2016 ma per la soppressione della Tasi su abitazione principale e “imbullonati”: i soliti 4,5 miliardi che ogni anno il governo deve affannarsi a rendere ai Comuni. La presentazione del volume (a cadenza biennale) “Gli immobili in Italia” ha visto la presenza del direttore generale delle Finanze, Fabrizia Lapecorella (in video), e del direttore delle Entrate, Rossella Orlandi, che hanno sottolineato la centralità dell’aggiornamento della banca dati integrata della proprietà immobiliare: mancano ancora alcuni tasselli, come ha spiegato Gianni Guerrieri, direttore centrale Osservatorio del mercato immobiliare delle Entrate, come l’allineamento tra i dati catastali e quelli dei pubblici registri immobiliari, ma già tra il 2013 e il 2916 le percentuali si sono invertite e ora solo nel 40% dei casi non c’è il riscontro. Nel volume, realizzato con il supporto tecnico di Sogei, La riflessione condotta da Maria Teresa Monteduro, dirigente generale al dipartimento delle Finanze, è andata dritta al cuore della politica fiscale immobiliare, indagando sul rapporto tra addizionalità fiscale (l’emersione di nuova base imponibile) e addizionalità economica (cioè le spese in più che si verificano grazie all’agevolazione e portano, appunto, a nuova base imponibile). Dall’analisi dell’andamento delle detrazioni per spese di recupero edilizio e riqualificazione energetica emerge che, per andare “in pari” con i circa 5,5 miliardi annui di minor gettito, occorrerebbe un incremento delle spese di circa il 50%: mentre in realtà questo incremento non supera il 30 per cento. Lo Stato, insomma — continua Il Sole 24 Ore — finanzia direttamente le ristrutturazioni con un contributo a fondo perduto. Non si tratta solo di un problema contabile: la manutenzione degli immobili e soprattutto il risparmio energetico sono obiettivi più ampi, il secondo soprattutto, ma occorre ragionare anche su questi dati.

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